Thursday, January 26, 2006

Lillaz ti Amo...

Sono anch'io una delle tante persone sentimentalmente legata a questo luogo e sento come una pugnalata al cuore ogni volta che vedo compiere uno scempio del paesaggio al cospetto di tanta bellezza...
Sospiro per manifestare il mio sconforto e, tra me e me, penso "Ah .. se queste montagne potessero parlare.."
Ora finalmente, in loro difesa, posso anch'io far sentire la mia voce, perchè di brutture se ne stanno vedendo troppe !
Per dar risalto, una volta ancora, alla scarsa sensibilità ambientale ed alla totale mancanza di senso di accoglienza da parte della popolazione indigena (gente troppo fortunata), mi permetto di mettere il dito sulla piaga e sto parlando del tratto finale della Valle di Cogne, quello che da Champlong arriva al villaggio di Lillaz.
Voglio parlare per l'appunto dell'ampio parcheggio auto e soprattutto della vasta zona dedicata alla sosta dei campers. Capisco che tutto fa commercio, ma non si poteva pensare ad una soluzione di questo problema in maniera più accettabile ?... Per dirla "papale papale" perchè, mi domando, se si è optato per una scelta così infelice non si è pensato almeno di isolare e di mimetizzare con del "verde" adeguato quest'area, onde evitare, almeno parzialmente, lo spaventoso impatto visivo, da qualsiasi punto di osservazione uno si ponga ?..
Durante le passeggiate serali (di turisti e non ), nelle tiepide serate estive, quando ci si incontra sulla passegiata pedonale, per respirare un pò di aria fresca, aria di montagna, pagata peraltro a caro prezzo, perchè si deve subire il triste spettacolo della igienizzazione di stoviglie ed accessori vari, incluso lo svuotamento del W.C. chimico nel pozzetto fognario, con gli olezzi relativi che aleggiano nell'aria "pura, letteralmente a due passi dal marciapiedi di passeggio?. Nelle ore del sole poi è tutto un avvicendarsi di sedie a sdraio, tavolini imbanditi e bikini, tant'è che uno si chiede : Ma... siamo in montagna oppure siamo capitati in quel di Lillaz beach ??..
Mi rendo conto che i tempi sono cambiati, ma non si potrà fare di meglio, ponendovi qualche rimedio ?
Questo è ciò che si offre alla vista dell'ignaro turista, al suo arrivo sul piazzale di fondo valle, all'ingresso del villaggio. Potremo intitolare questo largo spazio "Piazzale Tristezza", guardando ai fantasmi di Casa Serena e Casa Serenella, al negozietto di generi di prima necessità quasi sempre chiuso, a quella fontana di tufo, di nuova creazione, ma nata senza alcuna ispirazione artistica e viva solo perchè ci sgorga l'acqua fresca , in qualche modo imprigionata dentro . Per ultimo, vogliamo dare un'occhiata a quell'orribile ponte, alla sola vista del quale ti viene voglia di cercare un appiglio per evitare di precipitare in quello che era un bel torrente di montagna , con vista sul Monte Bianco ?...
"Amarcord

Anna

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