Monday, February 06, 2006

Una bandierina di allarme

Frequento Lillaz da più di 30 anni e devo dire che è una delle poche località che in tutto questo tempo si è sforzata di restare “se stessa”, con i suoi pascoli, i suoi fiori, i suoi sentieri, le sue stalle…, a differenza di tanti altri paesi della Valle d’Aosta, purtroppo sfigurati dall’economia dello sci alpino che comporta grandi costruzioni e piste da discesa dappertutto e sopra di tutto.
E’ chiaro che ciò non significa che Lillaz sia un’isola in cui tutto è perfetto, anzi! Ed è altrettanto chiaro che non è semplice impostare un disegno diverso da quello “facile e consumistico” di costruire ovunque, tracciare nuove piste, eliminare pascoli per fare magari campi da golf d’elite con la scusa di sistemare una frana, ecc,ecc.
Per far ciò è assolutamente necessario (e doveroso, aggiungerei!) sviluppare soluzioni orientate a valorizzare il territorio naturale delle valli di Cogne, che offre spettacoli davvero eccezionali ovunque si guardi ed in qualunque stagione, con o senza neve.
I valori della natura non possono essere valorizzati offrendo solo la possibilità di correre all’impazzata giù da piste da sci, ma richiedono idee innovative, progetti e realizzazioni molto fini curate. Il turismo moderno cerca in primis un eccellente servizio, che è disposto anche a pagare. E il servizio inizia dall’ospitalità, dalle strutture rese disponibili, dall’intrattenimento sia di svago e divertimento che culturale; da tutto quanto può servire alle esigenze di persone attratte dalla montagna per affascinarle e catturarle sempre di più.
Credo sia capitato a tutti passeggiando in Valnontey o in Valeille di fermarsi per ammirare gli animali, la vegetazione, le rocce, e di star decine di minuti con il naso in su ad osservare il cielo illuminato da miliardi di stelle limpidissime, e di sentirsi come immersi in un tutt’uno con queste montagne che con il loro fascino fanno la “magia” di staccarti dal frenetismo di tutti i giorni, regalandoti momenti di riflessioni che porterai per sempre con te!
Mantenere tutto ciò purtroppo non è un compito facile e tanto meno scontato. Di fatto Lillaz sta rischiando di diventare una località “spenta”. Sintomo preoccupante è la chiusura di tutti i negozi, cosa che peraltro mette in difficoltà in primo luogo gli abitanti stessi.
Anche le opere realizzate danno a chi passa un’impressione non positiva: per esempio la frana che ha cancellato l’area picnic abbandonata a se stessa, per non citare l’impatto veramente pessimo di quella serie di quasi 100 lampioni “da lungomare” di Rimini, assolutamente fuori luogo.
Basta poco buon senso per riuscire ad avvalorare qualunque cosa, ma basta un nulla per cancellarla. Non ho e non voglio avere la pretesa di gettare allo sbaraglio elenchi di soluzioni, vorrei solo trasmettere alle autorità preposte che abitanti, villeggianti e passanti stanno alzando una bandierina di allarme per questa perla del Gran Paradiso che si sta ammalando.

Giuliano

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