Sunday, August 27, 2006

Almeno via i rottami!!!

Vengo a Lillaz da moltissimo tempo e anche secondo me una piscina forse attirerebbe di più giovani, i nostri figli che non vengono più, Però sarebbe anche bello veder sparire le montagne di letame verso la frana, per esempio e tutti rottami che circondano la stalla alla base della strada della Valeille, non è un bel vedere e costerebbe meno della piscina.

Carolina

Friday, June 09, 2006

L'anima di Lillaz

Quando avevo 4 anni sono venuta per la prima volta a Cogne e, lillaz, era la meta delle ns gite pomeridiane in alternativa a Silvenoire.
Per me è sempre stato un posto speciale, legato a momenti belli per me e la mia famiglia. Questo amore per il posto l'ho trasmesso a mio marito e ora frequentiamo spesso Lillaz avendo acquistato casa.
Per me venire a Lillaz vuole dire calma, pace, relax. Preferisco il piccolo villaggio al caos dell'agosto di Cogne. Basta andare verso la Valeile, per essere già solo.
Io credo che vi siano modi diversi di intendere la montagna che devono essere tutti rispettati. C'è chi preferisce i posti più "chic" con negozi e bazar, chi ama i luoghi nei quali è possibile svolgere molteplici attività sportive, o ove vi sono funivie e collegamenti verso i rifugi che diventano raggiungibili anche senza scarpinare per delle ore.
Gli amanti dello sci da discesa sognano piste lunghissime e impianti di risalita velocissimi, chi ama il fondo vorrebbe anelli con diverse difficoltà e innevamanto costante.
Ognuno di noi intende la montagna a suo modo.Esistono comunque posti con caratteristiche tali da soddisfare le esigenze più disparate ( Cervinia, Grssonei, Courma, il Trentino) basta andarci. Ora io credo che Cogne e Lillaz soprattutto hanno caratteristiche proprie che io adoro e che mi hanno spinto ad acquistare casaper me e la mia famiglia. Io volevo un posto come quello, tranquillo e non troppo frequentato, le piste da sci che ci sono mi bastano, apprezzo comunque il fatto che non si facciano le code e che il prezzo sia più contenuto.
Sicuramente potrebbero essere fatti dei miglioramenti, come già sottolinaeato da altri, ma sono dell'idea comunque che il posto non debba essere "snaturato" per attirare più turisti. Francamante se diventasse come Cervinia io, e non credo di essere la sola, non verrei più.
Condivido il giudizio non positivo dato ai lampioni, che sono brutti e soprattutto troppi; Champlong è illuminata a giorno, alla faccia del risparmio energetico.
All'inizio di Lillaz continua a fare bella mostra di se il famoso tubo arruginito e credo che lo vedremo per tutta l'estate. Nessuno ha ancora capito casa ci facciano all'ingresso del villaggio quei mucchi di terra e se il canitere sia ancora aperto, visto che vi è ancora la baracca della ditta ma non vi sono i cartelli. Inoltre credo che a 5 anni dall'alluvione sia il caso di sistemare l'area oltre il fiume indipendentemente dall'idea del campo da golf. Abbattere le piante inclinate e fare un minimo di pulizia penso sia doveroso.
Sicuramente sarebbe una cosa importante la messa in funzione del Trenino per Pila, come anche la costruzione di una piscina coperta e di un pattinaggio o anche l'istituzione di un servizio di baby parking ( a pagamento) per i genitori che volgono sciare e hanno il problema dei figli. Ritengo però che debbano essere fatti interventi che rispettino comunque l' "anima" di Lillaz e di Cogne senza stravolgerla.

Grazie per l'ospitalità

chiara

Tuesday, May 23, 2006

Piscina e Pattini

Lillaz ci piace sempre, anche dopo 25 anni di vacanze estive e invernali, prima con i figli e ora con i nipoti. Riteniamo però che la permanenza a Lillaz, sarebbe più attraente se Lillaz disponesse di altre offerte di svago, oltre allo sci di fondo e alle passeggiate estive.
Ci riferiamo ad una piscina coperta dalle cui vetrate si potrebbero ammirare le montagne innevate e in estate i prati verdi. Questa è un'offerta ora disponibile in molte stazioni turistiche in Italia e all'estero, e gioverebbe molto al turismo.
Per il periodo invernale sarebbe opportuno costruire una pista di pattinaggio sul ghiaccio, come quella distrutta dall'alluvione e che a suo tempo era molto frequentata, anche di sera.Pensiamo che lo spazio a Lillaz ci sarebbe.

Un saluto a tutti . Paolo e Antonietta

Thursday, May 18, 2006

Sei piste favolose

Apprezzabile sicuramente l'amore per la vallata ma non posso essere daccordo con lo spregio per il più che dignitoso comprensorio per lo sci da discesa, sei piste favolose (tutte impegnative al contrario delle tavole di Pila, Cervinia....), mai sovraffollate ed in una cornice paesaggistica meravigliosa. Per chi come me ha mosso i primi passi sciistici in questo posto meraviglioso (sono 28 anni che frequento Lillaz e Cogne, estate e inverno) l'ignorare le esigenze dei discesisti suona come un terribile affronto. Il blog è meraviglioso e speriamo anche utile, ma per favore non deve diventare il luogo in cui ognuno esalta ciò che più lo aggrada ritenendo inutile ciò che non è di suo interesse. In questo paese bisogna aggiungere, non togliere. Certamente va fatto con intelligenza e rispetto dell'integrità dei luoghi, ma non si deve certo eliminare ciò che già c'è, che necessiterebbe di investimenti relativamente contenuti (impianto di innevamento) per ridare splendore ad un'attrazione che a Cogne ha portato in passato molta gente che di questo posto si è, ovviamente, innamorata.

Carolina

Friday, April 21, 2006

A Lillaz "funziono" meglio!!!

Io a Lillaz funziono meglio, sono serena, disponibile, sembra che i miei stessi occhi vedano meglio e il cuore mi batta più forte, ma soprattutto le relazioni che nascono li' sono davvero speciali...dobbiamo essere grati al destino che ci ha mandato tutti noi in quel piccolo angolo di gran paradiso...

Paola

Wednesday, April 12, 2006

Il Ferragosto di Lillaz

Dal 1967 passo le mie vacanze in Valle d'Aosta, fino al 1994 sono stata ospite dell'hotel Cascate , la colonia di bolognesi che per tanti anni ha animato la sera di ferragosto di Lillaz. Per diversi anni ci sono stata anche per Capodanno e ho partecipato all'arrivo di Babbo Natale e alla fiaccolata. Chiuso l'hotel Cascate, sono andata a Cogne e poche volte in questi anni sono ritornata a Lillaz , mi è sempre sembrato un altro paese, con troppa gente di passaggio. Ho tanti rimpianti per i tempi passati, la vecchia fontana del "49" dove mettere a bagno il giorno di Ferragosto un ospite del hotel era diventata una tradizione. Il Ferragosto era atteso da tutti gli ospiti per la Messa al campo, il pranzo, le attività di animazione il pomeriggio e la sera. Organizzare il tutto era ben più faticoso che una escursione, ma mi rendeva felice, perchè tante persone si divertivano e con il loro saluto ci faceva dimenticare la fatica. Oggi il giorno di Ferragosto è uguale agli altri giorni di ferie, per due anni sono ritornata alla S. Messa a Lillaz ma era tutta un altra cosa e ho smesso di andarci.

A.E.

Saturday, April 01, 2006

Discesa...no grazie

Sono capitato per caso su questo blog e mi fa piacere perchè conosco Cogne e Lillaz. Non capisco le richieste di piste da discesa da parte di chi frequenta Cogne da anni! In valle d'Aosta ci sono vallate che dispongono di comprensori da discesa e dove si può sciare tutto il giorno senza fare due volte la stessa pista. Oggi per prporsi come località per lo sci da discesa occorre disporre di tale offerta e Cogne grazie al cielo non dispone di tali comprensori e questo è il motivo per il quale è apprezzata. Per lo sci da discesa chi vuole praticarlo da Cogne deve fare 100 km, sono così tanti? ma dove vivete? Se per andare a lavorare in Torino da Volpiano devi metterci un ora tutti i giorni!!Allora Cogne è unica per la ricchezza di itinerari escursionistici, per la presenza del parco, per la sua storia e la presenza di una comunità ancora attiva, d'inverno per le sue cascate di ghiaccio e per le piste di fondo. Non è semplicemente un posto per lo sci da discesa e se gli amministratori lasciassero perdere questa inutile rincorsa a scimmiottare pila e cervinia e si concentrassero per riconquistare il primato dello sci di fondo e lanciare quelle carte che Cogne ha farebbero finalmente una cosa sensata.

Diego

Tuesday, March 28, 2006

Si parla di Lillaz e del Blog !!!!

Sulla "Gazzetta Matin" di questa mattina si parla di Lillaz e del vostro blog, a pagina 29 e 31 .

ManoMano

Wednesday, March 15, 2006

Lo spirito giusto

Occorre recuperare lo spirito che ha animato questo spazio sin dalla sua origine, che è ben riassunto nel cappello introduttivo. Sos Lillaz vuole essere una piazza virtuale, dove la gente si incontra e parla, discute, propone. Penso proprio al “piazzalone” di Lillaz delle belle sere d’estate di qualche anno fa, con il torrente e le cascate che la notte “abbassano il volume”, le compagnie di ragazzini dei campeggi a prender d’assedio la cabina telefonica per raccontare amori estivi, il suono di una chitarra dalle panche di Casa Serena, eroi di giornata di ritorno dalle “vette”, ammaccati, ma contenti.
Passione, amore e un pizzico di nostalgia: queste le motivazioni di fondo. Non deve diventare la solita odiosa, sterile, inutile polemica tra “locali” e “turisti”. Non sarebbe una novità (la troviamo ovunque) e soprattutto porta solo divisione. Non deve diventare un processo a Cogne .
Tra tutti gli interventi mi piace sottolineare e recuperare l’ultimo di Ron in cui si offre la disponibilità a “lavorare per il paese”. Ecco io credo che lo spirito giusto sia questo: unire le forze, le idee e l’energia nel segno del grande amore che tutti hanno per questo splendido luogo.

Man

Sunday, March 05, 2006

Confrontarsi con nuove idee

Ciao. prima di tutto grazie mille per questo blog. spero sia un'incentivo a fare di più e se possibile meglio. Ho letto e approvo quasi tutti i commenti e lamentele apparse sul blog. E' anche necessario, credo spezzare una lancia in favore di questo meraviglioso paesaggio e dei loro abitanti. "se è rimasto intatto" delle scelte e delle rinunce si sono dovute fare. Dopo l' alluvione, che non ha scherzato, del "lavoro" anche se in certi casi molto discutibile, è stato fatto, il paese è tornato + o - bello? Ma quello che più mi preoccupa è forse la poca "apertura" alle idee e tecniche di altri, per migliorare la vita di tutti, abitanti e amanti di questa valle. Un piccolo esempio. Mezza Italia e mezza Valle D'Aosta comunica a grande velocità. Qui devi spostarti da una stanza all' altra per riuscire a spedire un semplice SMS. Quando da informazioni avute in rete, se l'amministrazione comunale si interessasse, facendo domanda al gestore della rete, forse anche noi potremmo fare parte e quindi "potremmo" usare le tecnologie che questo secolo ci offrono. Questo per dire. Non sono pienamente convinto che coloro ai quali questo Blog è indirizzato, abbiano almeno letto, non dico cercato di capire, ma almeno letto. Forse sarebbe un primo passo nel cercare di confrontarsi con nuove idee. Spero di sbagliarmi. ciao a presto.

Napo

Thursday, March 02, 2006

Per sdrammatizzare un po'


A Lillaz da sempre, abbiamo anche noi notato un "pò di caduta" coincisa con la chiusura di Casa Serena a cui ci legano ricordi ed amicizie bellissime. Dopo quella chiusura ce ne sono state molte altre e vedere anche nei valligiani lo scoramento che sentiamo noi, ci fa ricordare ancora di più tantissimi amici e le belle giornate trascorse in serena allegria.
L'alluvione con frana non ha certo migliorato la situazione.
Sperando in tempi e amministrazioni attente anche a questo angolo di paradiso e per sdrammatizzare un pò la situazione, avremmo una domanda pratica per gli amici di sos Lillaz.
L'autunno scorso Marcello ha segato una montagna di conifere per prepararsi all'inverno con una bella catasta di legno nel prato di Agnese.
Chissà se anche con il rigidissimo inverno, il legno tagliato è bastato?

R.L.

Lavorare per il paese

Mimmo , forse hai ragione . Ma se gli stimoli non vengono dal loro coinvolgimento , dove possiamo sperare che i cognein si rendano conto della brutta situazione prospettica che vivrà questo territorio ? Lo spirito giovane poi appartiene ad un'età che può bene comprendere anche i "nostri" 50 anni (io li ho superati) . E so che gente come noi , disponibile a tirasi su le maniche e lavorare per il paese (anche se per me è una seconda residenza), con idee o braccia , ne esiste , sicuramente fra i "turisti residenziali" , ma penso anche fra chi deve costruire qualcosa per i propri figli a Cogne . Altrimenti diventerà come Campiglia Soana o altri meravigliosi posti che d'inverno sono praticamente disabitati .....

Ron

Darsi da fare...TUTTI

Sicuro che siano i giovani la forza trainante ? Sembra dal tuo commento Tu , dia per scontata questa grande speranza , ma a me non risulta che abbiano (i giovani) così alti meriti...nel mio tempo libero , ho preso anche io la pala (per la discesa) ed ho quasi 50 anni...non voglio commentare la situazione in cui mi sono trovato , ma sappi che "i giovani" martedi mattina , erano tra i grandi assenti... Credo che per risolvere la "non politica turistica" , debba cambiare la mentalità del Paese ; debbano finire le beghe politiche tra fazioni , che disperdono le energie in cose di nessun valore per poterle concentrare in quello che c'è da fare veramente...si debba rivedere la questione prezzi , (ho a che fare con i turisti giornalmente e si lamentano che tutto è caro) e soprattutto , se mancano i fondi , bisogna essere disposti ad alzarsi le maniche e darsi da fare...TUTTI

Mimmo

Wednesday, March 01, 2006

Giovani di Lillaz e di Cogne...ci siete?


A Lillaz è tornata la neve , quella bella , che quando arriva ti rinfrancae ti fa sentire di nuovo re nel paesaggio coperto di bianco che attenua le brutture che proprio faticano ad essere cancellate ...Il piazzale ha poche auto , quello dei caravan desolatamente vuoto , sembra proprio la risposta alla mancanza di una politica minima turistica che richiami la gente anche quando la neve manca. Ho sentito commenti feroci sul fatto che solo i volontari siano riusciti a fornire di piste di fondo il territorio quando la neve mancava , e l'assoluta inerzia di chi avrebbe dovuto provvedere a questa incombenza (la società che gestisce le funivie) è stata evidente . Forse qualcosa si muove fra chi primariamente dovrebbe avere a cuore ilterritorio : i giovani locali , e in generale chi pensa che questa valle debba avere un futuro. Ci son o dei giovani che leggono il blog ? Cosa pensate di tutto questo ?Non vi pare sia giunto il momento di fare sentire il vostro pensiero ?

Ron

Tuesday, February 28, 2006

Storia tragi-comica

Alcuni giorni or sono i soliti volontari dopo aver letto un avviso del sindaco, si sono recati ancora una volta, volenterosi come non mai per buttare la neve sulle piste da discesa. Muniti delle nostre pale siamo andati in funivia alle ore 14 del martedi ma amara sorpresa non c'era nessuno delle funivia che potesse assisterci pertanto l'unica cosa che potevano fare era mandarci in cima alla funivia ma senza dirci dove dovevamo spalare....... naturalmente non ci siamo persi d'animo siamo saliti e abbiamo spalato la neve dove meglio credevamo.Il giorno successivo mercoledi ancora volenterosi come non mai abbiamo ritentato l'impresa credendo di essere più fortunati, ma purtroppo la sorte non ci ha assistito ..... stessa risposta non c'era personale disponibile ....Naturalmente un dubbio ci è venuto in mente, l'avviso non era giusto probabilmente volevano dire i volontari DA SOLI e non con l'aiuto del personale delle funivie ........

Tuesday, February 21, 2006

Meglio una "fabbrica" ?

Leggo tra i vari commenti che è stata fatta una lettera di protesta e "pare" che la stessa non sia stata presa sul "serio", la cosa non mi stupisce considerando che nulla o quasi nulla è stato fatto per noi turisti in questi anni, anzi probabilmente non siamo graditi anche se anno dopo anno lasciamo a Cogne tanti bei "soldini". Chissà, magari gli Amministratori preferiscono far vivere la popolazione con qualche bella fabbrica "inquinante", pittosto che con una "sana" economia turistica?

...disilluso?

non vorrei apparire disilluso ma dai commenti che ho sentito a cogne e lillaz pare che la lettera di protesta non sia stata presa troppo sul serio....

Monday, February 20, 2006

Lettera di protesta

Lorenzo, come nel frattempo avrai forse saputo l'amministrazione comunale è stata sollecitata in tal senso da una lettera di protesta con relativa raccolta di firme a cui hanno aderito molti proprietari di seconde case, turisti, villeggianti e altri che frequentano Cogne e Lillaz e che hanno a cuore tali bellissime località ma che vorrebbero anche migliori servizi e attenzione a cose che in altri luoghi vengono offerte (magari con sforzo, impegni e sacrifici) a favore dei tanti fruitori invernali.

Roberto

Monday, February 13, 2006

Cogne si è spenta...

Ho potuto notare con grande piacere che con notevoli sforzi dei volontari siete riusciti a fare la MarciaGranParadiso. Forse se l'Amministrazione comunale di Cogne, utilizzasse lo stesso impegno, si riuscirebbe anche a risollevare dalla cattiva sorte lo sci da discesa oppure si è deciso di farlo morire? Noi veniamo da anni a Cogne e abbiamo notato che negli anni questa ridente località si è spenta.Vi sembra che chiediamo troppo se vorremmo almeno qualche chilometro di pista di sci da discesa?E' così costoso innevare alcuni km. di piste da discesa e/o da fondo ?
Saluti

Lorenzo

p.s. complimenti per il blog

Thursday, February 09, 2006

Siamo solo scocciatori?

Mi allaccio a quanto detto nei vari commenti per confermare che rimaniamo allibiti per come le cose si possano fare quando c'è volontà di farle. Forse a Natale non si poteva sparare ancora neve? Forse non si poteva innevare un piccolo anello a Lillaz e Valnontey? Tornando dopo circa un mese abbiamo visto che quando c'è la volontà si può sparare e fare le piste, peccato che la discesa oramai a Cogne sia definitivamente morta e i nostri figli non vogliono più venire (se non sciano cosa fanno). Spero che gli amministratori pensino un pò di più a questo paese così carino - chissà forse in un paese turistico forse bisognerebbe pensare un po di più ai turisti? o siamo solo scocciatori del sabato e domenica ?
Saluti

Francesco

Monday, February 06, 2006

Una bandierina di allarme

Frequento Lillaz da più di 30 anni e devo dire che è una delle poche località che in tutto questo tempo si è sforzata di restare “se stessa”, con i suoi pascoli, i suoi fiori, i suoi sentieri, le sue stalle…, a differenza di tanti altri paesi della Valle d’Aosta, purtroppo sfigurati dall’economia dello sci alpino che comporta grandi costruzioni e piste da discesa dappertutto e sopra di tutto.
E’ chiaro che ciò non significa che Lillaz sia un’isola in cui tutto è perfetto, anzi! Ed è altrettanto chiaro che non è semplice impostare un disegno diverso da quello “facile e consumistico” di costruire ovunque, tracciare nuove piste, eliminare pascoli per fare magari campi da golf d’elite con la scusa di sistemare una frana, ecc,ecc.
Per far ciò è assolutamente necessario (e doveroso, aggiungerei!) sviluppare soluzioni orientate a valorizzare il territorio naturale delle valli di Cogne, che offre spettacoli davvero eccezionali ovunque si guardi ed in qualunque stagione, con o senza neve.
I valori della natura non possono essere valorizzati offrendo solo la possibilità di correre all’impazzata giù da piste da sci, ma richiedono idee innovative, progetti e realizzazioni molto fini curate. Il turismo moderno cerca in primis un eccellente servizio, che è disposto anche a pagare. E il servizio inizia dall’ospitalità, dalle strutture rese disponibili, dall’intrattenimento sia di svago e divertimento che culturale; da tutto quanto può servire alle esigenze di persone attratte dalla montagna per affascinarle e catturarle sempre di più.
Credo sia capitato a tutti passeggiando in Valnontey o in Valeille di fermarsi per ammirare gli animali, la vegetazione, le rocce, e di star decine di minuti con il naso in su ad osservare il cielo illuminato da miliardi di stelle limpidissime, e di sentirsi come immersi in un tutt’uno con queste montagne che con il loro fascino fanno la “magia” di staccarti dal frenetismo di tutti i giorni, regalandoti momenti di riflessioni che porterai per sempre con te!
Mantenere tutto ciò purtroppo non è un compito facile e tanto meno scontato. Di fatto Lillaz sta rischiando di diventare una località “spenta”. Sintomo preoccupante è la chiusura di tutti i negozi, cosa che peraltro mette in difficoltà in primo luogo gli abitanti stessi.
Anche le opere realizzate danno a chi passa un’impressione non positiva: per esempio la frana che ha cancellato l’area picnic abbandonata a se stessa, per non citare l’impatto veramente pessimo di quella serie di quasi 100 lampioni “da lungomare” di Rimini, assolutamente fuori luogo.
Basta poco buon senso per riuscire ad avvalorare qualunque cosa, ma basta un nulla per cancellarla. Non ho e non voglio avere la pretesa di gettare allo sbaraglio elenchi di soluzioni, vorrei solo trasmettere alle autorità preposte che abitanti, villeggianti e passanti stanno alzando una bandierina di allarme per questa perla del Gran Paradiso che si sta ammalando.

Giuliano

I miei figli non vogliono più venire...

Anche noi frequentiamo Lillaz da 25 anni e i miei figli sono cresciuti passando qui le loro vacanze e adesso non vogliono più venire. Non c'è niente per loro, solo la splendida natura o quello che ne resta, non abbiamo più negozio d'inverno nè tabaccheria nè giornali. La frana è una ferita orribile e qua e là nascono mucchi di letame e discariche. Però continuo a tornare, ed è stato bello trovare questo blog dove ho trovato gente che la pensa come me. Il comune di Cogne non fa nulla perLillaz e quando lo fa è un disastro (vedi l'illuminazione del rettilineo di Champlong !!) al contrario Gimillan è diventata bellissima. Speriamo che in futuro cambi

Pallina

Wednesday, February 01, 2006

Lillaz di una vita

Frequento lillaz da sempre, la frequentano i miei e prima di loro la frequentavano i mie nonni. Fin dai miei primi ricordi Lillaz rappresenta la gioia, le vacanze, il divertimento. Ricordo quando, da piccolo, per arrivare a Lillaz si saliva da Molina sulla strada del paese, passando prima sul vecchio ponte di legno stretto stretto, e per fortuna all'epoca le auto erano probabilmente più strette. E poi, arrivati alla curva di Champlong, s'apriva il paesaggio fin verso Lillaz, e le vacanze iniziavano. Mi ricordo quando la strada fra Lillaz e Champlong era poco più larga di una macchina, ed allora di macchine ne passavano poche. Mi ricordo come, fin da piccolo, con gli amici andavamo in bicicletta sulla strada sterrata che costeggiava il fiume fra Lillaz e Champlong, come usassimo fare quello che chiamavamo "il giro dei ponti" passando da una parte del fiume all'altra fra Lillaz e Champlong malgrado dal lato del parco non vi fosse una strada ma solo un sentiero, e malgrado le nostre biciclette che certo non erano le mountain bike di oggi. Ricordo il senso di libertà, la bellezza d'andare a fare una passeggiata al rocco grosso senza incontrare quasi nessuno, potervi salire sopra a prendere il sole, andare alle cascate a prendere il sole e magari anche farvi il bagno, per quanto fosse fredda l'acqua. Mi ricordo quando si andava a prendere il sole al terzo salto delle cascate, dove d'inverno anni dopo s'incontrava qualche scalatore su ghiaccio, di come per arrivarci ci si dovesse arrampicare fra sassi ed acqua lungo il fiume dal ponte di legno fino al laghetto sotto la cascata. Poi, giustamente, il turismo di massa prese il sopravvento ed iniziarono ad arrivare i pullman carichi di turisti che volevano solo vedere le cascate. E di quando costruirono il nuovo ponte a Cogne per far passare le macchine. Di quando costruirono il ponte nuovo a Lillaz senza, per un certo periodo, fargli la strada per beghe fra l'amministrazione ed i possessori delle case lungo il fiume che, oggi, sono lungo la strada per i campeggi. E ricordo le notti d'estate ad ammirare le stelle, senza troppa illuminazione. Oggi purtroppo invece lampioni a pioggia invadono il cielo notturno e, per vedere due stelle cadenti, bisogna andare a cercare il buio. Per me Lillaz è e resterà sempre un punto fermo. Certo che, però, l'amministrazione potrebbe fare qualcosa. Avrebbe potuto fare qualcosa all'epoca dell'affare Franzoni, per ricordare al mondo che Cogne e Lillaz sono bei posti. Avrebbe potuto cercare di metterci meno anni per mettere a posto la strada disastrata dall'alluvione. Avrebbe potuto realizzare una passeggiata più "montana" e meno simile ad un lungo mare romagnolo. Avrebbe potuto evitare che si costruisse a pioggia e, qualche volta, con colori e stili discutibili. Come potrebbe preoccuparsi, d'estate, di ripristinare i ponti mobili che d'inverno definiscono la pista da fondo, magari per tracciare percorsi di mountain bike. Come avrebbe dovuto cercare d'evitare che "casa serena" abbandonasse Lillaz lasciando quell'orribile sensazione di "chiuso" all'ingresso del paese.

Luca

Tuesday, January 31, 2006

Lillaz, una speranza

Ho scoperto Lillaz, per caso, un giorno d’inverno di tanti anni fa, quando, in vacanza a Gressoney con alcuni amici, in hotel, sfogliando una rivista, l’occhio e’ andato a fissare un presepio scolpito nel ghiaccio, allestito nel villaggio di Lillaz. Ciò mi incuriosì ma niente più.
Anni dopo, per una serie di circostanze, acquistai un appartamentino proprio a Lillaz: fu amore a prima vista…; una balconata sullo stupendo scenario del Gran Paradiso e fu così che mi sentii beato.
La contemplazione della natura in questo luogo meraviglioso mi riempie all’inverosimile.
Come nell’ascolto della musica, la passione, la tensione, la catarsi, sono stati d’animo naturali, così nel camminare per queste montagne si ritrovano la gioia, lo stupore infantile, la serenità e l’equilibrio interiore.
E’ ancora bello stupirci di fronte anche solo allo sbocciare (per qualcuno forse ovvio) di un fiore o al tramonto del sole.
Qualche volta gli eventi naturali mettono a dura prova la bellezza e l’armonia della natura stessa.
Alluvioni, frane, smottamenti deturpano ma purtroppo l’incuria dell’uomo incrementa lo scempio.
Quando d’estate mi siedo sulla cassapanca ad ammirare lo splendido scenario che mi sta davanti, ora uno squarcio orribile si presenta ai miei occhi: un tratto boscato dalle dimensioni di qualche campo di calcio, durante l’alluvione di qualche anno fa, e’ scivolato letteralmente a valle lasciando scoperta una enorme voragine, per ora incolmata.
Le amministrazioni comunali e regionali hanno nel frattempo ripristinato abbastanza lentamente e, talvolta, con criteri discutibili, l’assetto del territorio, ma resta ancora molto da fare.
Non condivido il fare approssimativo, per non dire, sbrigativo con il quale si affrontano i problemi.
Ogni intervento, anche minuscolo, a mio avviso, deve inserirsi armonicamente nell’ambiente.
Capisco i costi ingenti di questi interventi e le difficoltà per il reperimento dei fondi necessari, ma i lavori eseguiti male e con appalti superficiali non pagano e sono alla luce del sole.
Tanto è vero che alcuni di questi lavori sono già stati rifatti più volte con dispendio di energie pubbliche e disagi per l’utenza. Mi viene spesso spontaneo l’accostamento di due realtà: il territorio valdostano e quello altoatesino. Che diversità, non per l’assetto morfologico in sè, ma per il criterio di conservazione ambientale , per lo spiccato e sviluppato senso del bello che alberga negli atesini. Le diversità si misurano anche sulle piccole cose:il colore della facciata di una casa, di una persiana, l’assetto urbanistico come il tipo di lampioni su una pubblica via anche nelle piccole comunità, la disposizione floreale sui balconi e tanti altri segnali estetici o meglio d’impatto visivo.
In una parola: chiedo e mi auspico ARMONIA.
L’amministrazione dovrebbe tener conto di questo, rispettando le tradizioni e gli usi locali relativi al bello, che emergono dalle testimonianze del passato povero, ma ecologicamente corretto.


Vincenzo

Sunday, January 29, 2006

Noi vigiliamo!

Grazie per aver creato questo sito! dobbiamo fare in modo che l'amministrazione di Cogne sia più attenta al suo stesso territorio, che è fonte di ricchezza (non solo economica). Io vorrei sollecitare la sistemazione della frana di mezza montagna di fronte alle prime case di Lillaz, che ha coinvolto anche l'area pic-nic, da sempre molto bella. Perchè non pensare allo sport, ad impianti sportivi (il golf per esempio) che mantengano inalterato e curato il paesaggio e portino amanti dello sport e della natura a Lillaz e, di conseguenza, a Cogne? forza amministratori, datevi da fare!!!
noi vigiliamo!

ciao

adelina berardo

Meditate gente meditate...

Sarebbe molto più semplice andarsene, in fondo se gli stessi abitanti e amministratori non si attivano per cambiare le cose perché dovremmo farlo noi turisti.
Se ci diamo da fare affinché un luogo amato non cada nell'abbandono dovrebbe far pensare.

Meditate gente meditate

Piera

Friday, January 27, 2006

...fatto un tubo ?


Certo Mimmo hai ragione, per ricostruire ci vogliono anni, ma per portare via un tubo "original fogna 2000" forse basta un po' di buona volontà...

Ale

Funziona, funziona, funziona...

Funziona, funziona, funziona...I motori( compreso il mio) si stanno scaldando e si inzia davvero a discutere. Ragazzi, non molliamo! Intanto la neve (dal cielo) non arriva: si riuscirà a farne arrivare un pò da terra? Cioè: qualche camion che , come è successo per la bella k.o. sprint di Aosta, faccia da spola tra Cogne e Lillaz ( e anche tra Cogne e Valnontey) per creare nelle due frazioni un pò di movimento sciistico per le settimane bianche e via di seguito? O è un'idea stupida e irrealizzabile?

Dario

Io, non capisco...

Rabbia , non è sinonimo di irrazionalità…magari , è tale la furia…Analizziamo insieme , se volete , la situazione .Dopo l’alluvione che ha colpito il territorio nel 2000 , tutti indistintamente abbiamo subito i disagi provocati dalla ricostruzione e , proprio di questo si tratta…si sta ricostruendo…lentamente ma si ricostruisce , ( in alcune zone d’Italia , dopo 30 anni dai disastri , sono ancora in alto mare ) cercando di nascondere i disastri naturali e dare una parvenza di normalità ; là dove , normale , nulla è più…e non per calamità .La natura , ogni tanto fa sentire la sua voce e crea danni materiali che con la pazienza si possono riparare , mentre l’uomo con le sue decisioni gestionali , ne crea alcuni che difficilmente possono essere messi a posto . Ci si preoccupa di fare un campo da golf , là dove mancano i collegamenti ed i generi di prima necessità…tempo addietro in un altro articolo , in un altro sito…dicevo che :” Non capisco , la mia testa non è buona…”Vediamo tutto l’inverno un bus che sta delle ore fermo e quando si muove per portare la gente in funivia , magari ha solo un passeggero…Pagare , lo dobbiamo pagare comunque…non sarebbe il caso di fargli collegare anche le frazioni ?…sarebbe un inizio…In inverno , l’unico negozio di generi alimentari , è chiuso ( una volta ce n’erano 3 )Perché le gestioni private non riescono a far fronte alle spese , data la carenza di persone in giro per la frazione…ma una volta c’erano anche due campeggi aperti ,alberghi con ristoranti annessi , tabacchi , giornali , discoteca…ora ?Non c’è una qualche maniera di aiutarle a rimanere aperte comunque ?…chissà…se le strutture rimangono attive , i residenti possono usufruirne e , magari anche il turista , non si sente abbandonato a se stesso .Non troppo tempo addietro , i cascatiti erano visti malvolentieri , erano considerati poco desiderabili come clientela , poi , ci si è resi conto che negli inverni con poca neve , sono gli unici turisti a girare per il paese ma , non si è fatto praticamente nulla per dare servizi inerenti che avrebbero comportato un afflusso maggiore , esattamente come si preferisce lasciare gli appartamenti vuoti la maggior parte dell’anno , invece di affidarsi a delle agenzie specializzate che dietro compenso garantiscono un tot all’anno di resa ( alcuni dicono che quella clientela rovina le cose ed è un fastidio fare continuamente le pulizie )…Non mi risulta che intersky o altre agenzie del genere , abbiano lasciato di pagare i danni provocati dai loro clienti . Ci si dovrebbe accontentare di un poco meno denaro , forse , …bisognerebbe pagare più tasse , forse ,…ma se non c’è nessuno , questi sono problemi che non si presentano , per cui viva la solitudine .Ma , come dicevo : “ io , non capisco…la mia testa non è buona”…

Mimmo

Thursday, January 26, 2006

Alcuni chiarimenti


Colgo lo spunto dall'intervento di Mimmo per alcuni chiarimenti:
l'idea di creare un blog su Lillaz non nasce dalla rabbia, ma dall'affetto che nutriamo per questi luoghi. Certo, a volte ci si indigna, si vorrebbe protestare platealmente dando libero spazio ai sentimenti, ma la scelta di questo blog è assolutamente dettata dalla razionalità. Siamo convinti che sia importante raccogliere contributi e testimonianze per far sapere a tutti che siamo in tanti ad amare Lillaz e Cogne tutta. Ci sarà spazio anche per interventi più focosi, più animati, a discrezione di chi vorrà contribuire.
Nessuno si vuole nascondere: questo sito vuole essere uno spazio libero ed aperto, anche al confronto. Non è importante sapere chi ha avuto l'idea di cominciare, ma conteranno tutti i singoli interventi. Sono sicuro che se raggiungeremo un numero di presenze importante, non esiteremo a portare di persona "la stampata" di quanto raccolto agli organi competenti.
Un cenno operativo: gli esperti di blog avranno notato che "postiamo" anche tutti i singoli commenti: lo facciamo per dare a tutti maggior visibilità.
Grazie ai primi naviganti che hanno voluto lasciarci un segnale del loro passaggio. Ne attendiamo ancora tanti. (...non so se ci avete fatto caso, ma la terminologia di internet parla solo di mare.....naviganti, rete, surfare....speriamo lo strumento non sia di ostacolo per chi ama le alte cime :-)

p.s.: grazie a Rinaldo per averci spedito questa splendida foto: panorama dal lago di Loye, 7 gennaio 2006


Per lo Staff di Sos Lillaz - Ricky
È vero…la tristezza assale chiunque guardi le prove fotografiche dell’abbandono di questa frazione e lo farebbe in egual misura per qualunque angolo di mondo ma , questo angolo , ce l’abbiamo a portata di mano…è parte integrante di questo territorio che , basa la propria economia sul turismo e che continua , per adesso , ad avere abitanti residenti e strutture ; che vorrebbero rimanere vive .Ci sono anziani che abitano a Lillaz e non possono usufruire della macchina , turisti che , ancora ci vengono , non vogliono usarla perché ci vivono sopra tutta la settimana e , comunque , c’è la necessità di quei servizi primari indiscutibili , anche se… consiglieri eletti dagli abitanti della frazione …dicono essere , queste , fisime di proprietari di seconde case . Forse a Loro non pesa di prendere l’auto la mattina e scendere a Cogne per prendere il pane , forse gli va bene di fare giornalmente 3 Km semplicemente per 1 lt. di latte , però non tutti sono di questo avviso e coloro i quali hanno da gestire strutture turistiche , forse , cominciano a rendersi conto che pochi sono coloro che preferiscono un cimitero ad una località animata . Avete fatto bene ad aprire questo blog , sarebbe utile , anche , far capire ai vostri concittadini di Lillaz che non è positivo continuare a chiudere attività o parte di esse . Per tornare ad avere gli , ormai , antichi splendori , bisognerebbe studiare la maniera di tenerle aperte ma , soprattutto che i servizi primari devono essere un diritto a disposizione di tutti …residenti e non . A questo punto , però , mi sorge una domanda…se sentite tutto questo malessere così tanto da aprire un blog e discuterne , quale senso ha utilizzare i toni pacati e soft che si possono notare in questa prima pagina…dov’è la rabbia che ha scatenato in Voi (staff) la necessità di coinvolgere gli altri…perché vi nascondete dietro l’anonimato . Comodo ma , a mio avviso poco redditizio…Non si costruisce nulla nascondendosi dietro paraventi multimediali e non , vi ricordo che il paese e le sue frazioni (nessuna esclusa) stanno facendo la fine che Voi avete rilevato solamente a casa vostra…Epinel , sono anni che lentamente si sta desertificando e per quanto vi abitano Consiglieri ed amministratori di primo piano , sembra che la cosa non preoccupi nessuno ; Valnontey , ( un poco più viva) non ha certo vita facile in questi ultimi tempi e così anche Gimillan e Cogne stessa…eppure nessuno si rivolta a questo stato , poi , qualcuno (sconosciuto) comincia a piangersi addosso per la fine di Lillaz e questo dovrebbe farci sentire che qualcosa si sta movendo ? No…non credo proprio…

Mimmo

Speriamo si possa migliorare

Era ora che si parlasse della situazione di cogne, peggiora di anno in anno, chissà come finirà ???speriamo che ALMENO parlandone si possa migliorare

Credo non torneremo più....

Sono anni che veniamo a cogne con la famiglia e con gli amici (credo non torneremo più) per troppi anni ci hanno fatto un sacco di promesse poi puntualmente non mantenute (trenino - innevamento artificiale ecc. ecc..)La qualità dei pochi servizi(quali??) è andada negli anni man mano diminuendo (sci da discesa - sci di fondo - luminarie - ecc. ecc.) Con stupore si paga 4 euro per 4 km. di pista di fondo mica male !! un euro al km. Ritornando dopo le vacanze ho visto che sparavano nuovamente per il fondo, complimenti che programmazione !!!! ma prima di natale e a natale non si poteva fare ????? forse gli amministratori e coloro che gestiscono le piste erano troppo indaffarati !!!! p.s. complimementi per il blog

Iniziativa interessante e coraggiosa

Apprendo di questo blog dalla Stampa di qualche giorno fa. Iniziativa interessante e coraggiosa.A rileggerci

manomano

Lillaz ti Amo...

Sono anch'io una delle tante persone sentimentalmente legata a questo luogo e sento come una pugnalata al cuore ogni volta che vedo compiere uno scempio del paesaggio al cospetto di tanta bellezza...
Sospiro per manifestare il mio sconforto e, tra me e me, penso "Ah .. se queste montagne potessero parlare.."
Ora finalmente, in loro difesa, posso anch'io far sentire la mia voce, perchè di brutture se ne stanno vedendo troppe !
Per dar risalto, una volta ancora, alla scarsa sensibilità ambientale ed alla totale mancanza di senso di accoglienza da parte della popolazione indigena (gente troppo fortunata), mi permetto di mettere il dito sulla piaga e sto parlando del tratto finale della Valle di Cogne, quello che da Champlong arriva al villaggio di Lillaz.
Voglio parlare per l'appunto dell'ampio parcheggio auto e soprattutto della vasta zona dedicata alla sosta dei campers. Capisco che tutto fa commercio, ma non si poteva pensare ad una soluzione di questo problema in maniera più accettabile ?... Per dirla "papale papale" perchè, mi domando, se si è optato per una scelta così infelice non si è pensato almeno di isolare e di mimetizzare con del "verde" adeguato quest'area, onde evitare, almeno parzialmente, lo spaventoso impatto visivo, da qualsiasi punto di osservazione uno si ponga ?..
Durante le passeggiate serali (di turisti e non ), nelle tiepide serate estive, quando ci si incontra sulla passegiata pedonale, per respirare un pò di aria fresca, aria di montagna, pagata peraltro a caro prezzo, perchè si deve subire il triste spettacolo della igienizzazione di stoviglie ed accessori vari, incluso lo svuotamento del W.C. chimico nel pozzetto fognario, con gli olezzi relativi che aleggiano nell'aria "pura, letteralmente a due passi dal marciapiedi di passeggio?. Nelle ore del sole poi è tutto un avvicendarsi di sedie a sdraio, tavolini imbanditi e bikini, tant'è che uno si chiede : Ma... siamo in montagna oppure siamo capitati in quel di Lillaz beach ??..
Mi rendo conto che i tempi sono cambiati, ma non si potrà fare di meglio, ponendovi qualche rimedio ?
Questo è ciò che si offre alla vista dell'ignaro turista, al suo arrivo sul piazzale di fondo valle, all'ingresso del villaggio. Potremo intitolare questo largo spazio "Piazzale Tristezza", guardando ai fantasmi di Casa Serena e Casa Serenella, al negozietto di generi di prima necessità quasi sempre chiuso, a quella fontana di tufo, di nuova creazione, ma nata senza alcuna ispirazione artistica e viva solo perchè ci sgorga l'acqua fresca , in qualche modo imprigionata dentro . Per ultimo, vogliamo dare un'occhiata a quell'orribile ponte, alla sola vista del quale ti viene voglia di cercare un appiglio per evitare di precipitare in quello che era un bel torrente di montagna , con vista sul Monte Bianco ?...
"Amarcord

Anna

Tuesday, January 24, 2006

Se son rose...

Evviva, non sono il solo ad essermene accorto!! Chissà che stavolta si riesca, in tanti, a mettere fuori la testa dalla tana e a trarne qualcosa di buono. E non solo per Lillaz ma per tutta la valle di Cogne. Intanto grazie a chi ha avuto l'idea di questo blog. Se sono rose...

Dario

Friday, January 06, 2006

I segni dell'alluvione...

Riceviamo e pubblichiamo:

I segni dell'alluvione sono ancora tutti presenti e certo non fanno molto piacere . Ma i cogneins se ne rendono conto ? Non si muove nessuno per cambiare questa situazione ? Continuiamo a documentare le bellezze e gli orpelli di questo angolo di montagna ahimè così gestito .

Ron

Wednesday, January 04, 2006

SOS LILLAZ



Questa è Lillaz:è proprio un angolo di paradiso, vista dall'alto poi...
....non si notano i resti dell'alluvione del 2000, ancora tristemente ammassati sul bordo del torrente

Certo lavori ne sono stati fatti... ad esempio oggi aLillaz abbiamo ben 73 nuovi lampioni in poco più di un chilometro ...peccato siano SPENTI e non proprio in stile Alta Montagna

In compenso non abbiamo più tabacchi e giornali e, durante le vacanze di Natale siamo rimasti anche senza alimentari!!!


.....certo ripensando alla vitalità di un tempo viene un po' di tristezza, oggi che in piazza campeggiano Casa Serena e Serenella, definitivamente chiuse!!!